venerdì 1 gennaio 2016

Il più grande evasore fiscale di tutti i tempi




Il recente caso Apple con il suo contenzioso con l'Ufficio delle Entrate italiano ha reso noto il nome di quello che è senz'ombra di dubbio il più grande evasore fiscale di tutti i tempi: il Fisco. E' una contraddizione? Assolutamente no. E vi spiego anche perché. A fronte di una richiesta di 880 milioni di euro, le due parti (l'erario ed il colosso di cupertino) si sono accordati per 318 con un abbattimento del 74% della cifra dovuta. Viene spontaneo pensare che se la richiesta è stata superficiale, inesatta o solo supposta, ci troviamo di fronte ad un Ente, un'Istituzione pubblica fondamentale per la vita democratica del nostro Paese che è gestita con una giusta professionalità. Se, viceversa, le cartelle esattoriali sono da ritenersi corrette allora ci troveremmo di frontecome premesso, al più grande evasore fiscale di tutti i tempi: lo Stato stesso. Se rivede al ribasso per ¾ la cifra che una sola grande azienda privata deve all'Erario com'è che sulle cartelle da mille, duemila, tremila euro è impossibile recedere di un solo centesimo? A Piossasco, durante una fiera natalizia, mi è capitato di assistere al sequestro di un veicolo da parte della locale polizia municipale. La proprietaria del mezzo, un'anziana signora, ha provato ad impietosire le solerti forze dell'ordine sostenendo che non aveva pagato il rinnovo dell'assicurazione RC auto perché non aveva trovato i soldi (strano, perché il Paese è in... ripresa). Nessuno sconto. Nessuna pietà. Lo Stato, attraverso i suoi rappresentanti, ha dato prova di inflessibilità (la flessibilità, dopotutto, è solo cosa esclusiva dei lavoratori...). Contro i deboli le nostre Istituzioni ci sono e funzionano egregiamente. Contro i forti, invece, il sistema non sa (o non vuole...) essere altrettanto efficiente. L'evasione fiscale, nel nostro Paese, non è un concetto matematico. E' più... come dire... un assioma religioso come l'indulgenza plenaria. Più puoi permetterti di pagare l'eterna benedizione e più le porte del Paradiso per te si spalancheranno. L'Italia non è un Paese per poveri e nemmeno per giusti. Chi può sopravvivere lo faccia e non si aspetti aiuti da nessuno. Sempre che non ci si possa permettere di pagarli.
Pier Giorgio Tomatis